lunedì 7 ottobre 2013

 L’abbuffata dei piccoli

L’alimentazione dei bambini è una delle forme in  cui si manifesta la trascuratezza di noi genitori e della comunità adulta.

Scrive Fuhrman in “Eat to live”, (Macroedizioni): C'è una generale resistenza al cambiamento. Sarebbe più facile se le abitudini alimentari insalubri e l'importanza scien­tifica della nutrizione ci venissero inculcate già da bambini. Sfortunatamente i bambini non hanno mai mangiato così male come avviene oggi. La maggior parte degli americani non è consapevole che i cibi somministrati ai bambini garantiscono un elevato rischio di can­cro nel corso della loro vita13. Non immaginano nemmeno che quei pasti da fast-food possono essere pericolosi tanto quanto (o anche di più) permettere ai figli stessi di fumare sigarette.
Non permettereste mai ai vostri figli di sedersi a un tavolo fumando sigari e bevendo whiskey, perché non è socialmen­te accettabile, ma permettete loro di consumare regolarmente Coca-cola, cibi fritti in grassi trans e cheeseburger. Molti bam­bini mangiano bomboloni, dolci, brioches e caramelle ogni giorno. È difficile per i genitori comprendere che il consumo di questi cibi porta alla distruzione lenta e insidiosa del poten­ziale genetico dei loro figli e getta le basi per gravi malattie.
Ritengo sia irrealistico essere ottimisti riguardo la salute e il benessere delle generazioni future quando si è di fronte a un aumento senza precedenti del peso medio dei bambini in questo Paese e a livelli record di obesità infantile. Basti vedere quanto sono inquietanti i risultati del Bogalusa Heart Study del 1992, che ha raccolto i dati delle autopsie effettuate su bambini rimasti vittima di morti accidentali. Lo studio ha con­fermato l'esistenza di placche e depositi di grasso (il primo passo verso l'aterosclerosi) nella maggior parte dei bambini e degli adolescenti16! Ecco la conclusione dei ricercatori: «Que­sti risultati sottolineano la necessità di una cardiologia preven­tiva in età precoce». Ritengo che cardiologia preventiva sia un termine involuto per intendere un'alimentazione sana. Un altro studio basato sulle autopsie e apparso sul «New England Journal of Medicine» ha concluso che più dell'85% degli adulti tra i 21 e i 39 anni presenta già modificazioni aterosclerotiche nelle arterie coronariche17. Gli strati di grasso e le placche fibrose ricoprivano gran parte delle arterie coro­nariche. Tutti sanno che il cibo spazzatura non è sano, ma po­chi comprendono le conseguenze che ne derivano - malattie gravi potenzialmente letali. Chiaramente l'alimentazione che seguiamo da bambini ha una grandissima influenza sulla no­stra salute futura e anche su un'eventuale morte prematura.
Ci sono dati significativi che suggeriscono come l'ali­mentazione nell'infanzia abbia un impatto, sulla successiva incidenza di certi tipi di cancro, maggiore di quella che ha un'alimentazione inadeguata se seguita in età più avanzata.
Si legge nel China Study” (T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell II,  Macroedizioni), il più grande studio sul rapporto tra alimentazione e prevenzione delle malattie: Da qualunque punto di vista la si consideri, la salute degli americani sta venendo meno. La nostra spesa pro capite in assistenza sanitaria è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi altra società nel mondo, eppure due terzi degli americani sono sovrappeso, e più di quindici milioni di nostri connazionali soffrono di diabete, una cifra in rapido aumento. Siamo afflitti dalle cardiopatie con la stessa frequenza di trent'anni fa, e la guerra al cancro lanciata negli anni Settanta del Novecento si è rivelata un insuccesso clamoroso. Metà della popolazione americana ha un problema di salute che richiede l'assunzione una volta alla settimana di un farmaco prescritto dal medico, e più di cento milioni di statunitensi hanno il colesterolo alto.
A peggiorare le cose, stiamo conducendo i nostri giovani verso un baratro di malattia, di cui cadono vittime in sempre più tenera età. Un terzo dei bambini di questo paese è sovrappeso o a rischio di diventarlo. I nostri piccoli sono afflitti con sempre maggior frequenza da una forma di diabete che un tempo veniva riscontrata solo negli adulti, e assumono più farmaci con obbligo di ricetta di quanto sia mai successo nel passato.
Tutti questi problemi si riducono a tre fattori: colazione, pranzo e cena.

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