L’alimentazione dei bambini è una delle forme in cui si manifesta la trascuratezza di noi genitori e della comunità adulta.
Scrive Fuhrman in “Eat to live”, (Macroedizioni): “C'è una generale resistenza al
cambiamento. Sarebbe più facile se le abitudini alimentari insalubri e
l'importanza scientifica della nutrizione ci venissero inculcate già da
bambini. Sfortunatamente i bambini non hanno mai mangiato così male come
avviene oggi. La maggior parte degli americani non è consapevole che i cibi
somministrati ai bambini garantiscono un elevato rischio di cancro nel corso
della loro vita13. Non immaginano nemmeno che quei pasti da
fast-food possono essere pericolosi tanto quanto (o anche di più) permettere ai
figli stessi di fumare sigarette.
Non permettereste mai ai vostri
figli di sedersi a un tavolo fumando sigari e bevendo whiskey, perché non è
socialmente accettabile, ma permettete loro di consumare regolarmente
Coca-cola, cibi fritti in grassi trans e cheeseburger. Molti bambini mangiano
bomboloni, dolci, brioches e caramelle ogni giorno. È difficile per i genitori
comprendere che il consumo di questi cibi porta alla distruzione lenta e
insidiosa del potenziale genetico dei loro figli e getta le basi per gravi malattie.
Ritengo sia irrealistico essere
ottimisti riguardo la salute e il benessere delle generazioni future quando si
è di fronte a un aumento senza precedenti del peso medio dei bambini in questo
Paese e a livelli record di obesità infantile. Basti vedere quanto sono
inquietanti i risultati del Bogalusa Heart Study del 1992, che ha raccolto i
dati delle autopsie effettuate su bambini rimasti vittima di morti accidentali.
Lo studio ha confermato l'esistenza di placche e depositi di grasso (il primo
passo verso l'aterosclerosi) nella maggior parte dei bambini e degli
adolescenti16! Ecco la conclusione dei ricercatori: «Questi
risultati sottolineano la necessità di una cardiologia preventiva in età
precoce». Ritengo che cardiologia preventiva sia un termine involuto per
intendere un'alimentazione sana. Un altro studio basato sulle
autopsie e apparso sul «New England Journal of Medicine» ha concluso che più
dell'85% degli adulti tra i 21 e i 39
anni presenta già modificazioni aterosclerotiche nelle arterie coronariche17.
Gli strati di grasso e le placche fibrose ricoprivano gran parte delle arterie
coronariche. Tutti sanno che il cibo spazzatura non è sano, ma pochi
comprendono le conseguenze che ne derivano - malattie gravi potenzialmente
letali. Chiaramente l'alimentazione che seguiamo da bambini ha una grandissima
influenza sulla nostra salute futura e anche su un'eventuale morte prematura.
Ci sono dati significativi che
suggeriscono come l'alimentazione nell'infanzia abbia un impatto, sulla successiva
incidenza di certi tipi di cancro, maggiore di quella che ha un'alimentazione
inadeguata se seguita in età più avanzata”.
Si legge nel “China
Study” (T. Colin Campbell e Thomas M. Campbell II, Macroedizioni), il più grande studio sul rapporto tra alimentazione e prevenzione delle malattie: “Da qualunque punto di vista la si
consideri, la salute degli americani sta venendo meno. La nostra spesa pro
capite in assistenza sanitaria è di gran lunga superiore a quella di qualsiasi
altra società nel mondo, eppure due terzi degli americani sono sovrappeso, e
più di quindici milioni di nostri connazionali soffrono di diabete, una cifra
in rapido aumento. Siamo afflitti dalle cardiopatie con la stessa frequenza di
trent'anni fa, e la guerra al cancro lanciata negli anni Settanta del Novecento
si è rivelata un insuccesso clamoroso. Metà della popolazione americana ha un
problema di salute che richiede l'assunzione una volta alla settimana di un
farmaco prescritto dal medico, e più di cento milioni di statunitensi hanno il
colesterolo alto.
A peggiorare le cose, stiamo
conducendo i nostri giovani verso un baratro di malattia, di cui cadono vittime
in sempre più tenera età. Un terzo dei bambini di questo paese è sovrappeso o a
rischio di diventarlo. I nostri piccoli sono afflitti con sempre maggior
frequenza da una forma di diabete che un tempo veniva riscontrata solo negli
adulti, e assumono più farmaci con obbligo di ricetta di quanto sia mai successo nel passato.
Tutti questi problemi si riducono
a tre fattori: colazione, pranzo e cena.”
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