“Mentre cammino la mente vaga, con
ogni segnale la mente ritorna, ad ogni respiro il cuore si apre, ad ogni passo
tocco la terra”. Il gatha è una sorta di
poesia che può accompagnare la meditazione. Thich Nhat Hanh è autore di
bellissime gatha, come questo, con versi essenziali e delicati. “Mentre cammino la mente vaga, con ogni
segnale la mente ritorna, ad ogni respiro il cuore si apre, ad ogni passo tocco
la terra”. E’ un gatha suggestivo e nel
contempo lucido del maestro Thich che può accompagnare la meditazione camminata.
Non è importante per me coordinare nel
modo più preciso e predeterminato il rapporto tra la camminata e la recita
mentale dei versi del Gatha. Preferisco fare qualche passo concentrandomi su un
singolo verso per poi passare ad un analogo numero di passi nei quali faccio
risuonare nella mente il secondo verso e così via, fin tanto che trovo una mia
possibilità di armonizzare i passi con i versi.
Ciò che è straordinario nei contenuti di questo gatha è la possibilità
di una sintesi molto efficace e viva di tutto l’approccio meditativo.
“Mentre cammino la mente vaga”: è
inevitabile che la mente tenda a disperdersi, non bisogna combattere aspramente
con questa tendenza, occorre accettare con pazienza i limiti del nostro
cervello e del nostro apparato psichico, puntando piuttosto a riportare con
gentilezza l’attenzione sul respiro e sulla camminata con un atteggiamento di
non giudizio, di non pretesa e di benevolenza verso noi stessi. Con questo
atteggiamento mentale si può allenare molto lentamente, ma più efficacemente la
mente alla concentrazione, alla stabilità e alla consapevolezza del momento
presente.
“Con ogni segnale la mente
ritorna”: è vero che la nostra mente è
strutturalmente limitata ed ha la
tendenza a vagare, è anche vero che la nostra mente merita una grande fiducia:
l’attenzione può rendersi conto della disattenzione, la consapevolezza può
portare la propria luce sulla non consapevolezza. Pertanto ogni suono può
essere utilizzato per renderci conto che tendiamo ad assumere la modalità del
pilota automatico e che è possibile
ritornare ad uno stato di presenza mentale: per es. nel corso della meditazione
camminata ad ogni segnale si può riportare il pensiero sul respiro e sui
passi.
“Ad ogni respiro il cuore si apre”.
Bellissimo! L’attenzione al momento presente passo dopo passo, respiro dopo
respiro genera un’apertura di cuore. Consapevolezza e compassione sono
collegate su un piano psicologico e su un piano neurofisiologico attraverso la
mediazione della calma!
“Ad ogni passo tocco la terra”. Ad
ogni passo posso migliorare il mio senso di pienezza e di contatto con la
realtà. La mente può imparare a mantenere con un senso di armonia l’attenzione al movimento della camminata. Ad ogni passo possiamo avvertire un senso di integrazione nell’attenzione
ai movimenti dei piedi, che si muovono coordinandosi
con le gambe e che poggiano in
consapevolezza sul terreno: la mente si radica così sulla terra con tutti i
significati simbolici che possiamo attribuire alla terra: di sostegno, di
maternità, di accoglienza. Sperimentiamo la sensazione forte di avere i piedi
per terra: la nostra mente si può
saldare al senso della realtà, facendo
del nostro meglio per poggiare
stabilmente l’attenzione alla camminata.