sabato 28 dicembre 2013

MEDITAZIONE CAMMINATA


“Mentre cammino la mente vaga, con ogni segnale la mente ritorna, ad ogni respiro il cuore si apre, ad ogni passo tocco la terra”.  Il gatha è una sorta di poesia che può accompagnare la meditazione. Thich Nhat Hanh è autore di bellissime gatha, come questo, con versi essenziali e delicati.  “Mentre cammino la mente vaga, con ogni segnale la mente ritorna, ad ogni respiro il cuore si apre, ad ogni passo tocco la terra”.  E’ un gatha suggestivo e nel contempo lucido del maestro Thich che può accompagnare la meditazione camminata.  Non è importante per me coordinare nel modo più preciso e predeterminato il rapporto tra la camminata e la recita mentale dei versi del Gatha. Preferisco fare qualche passo concentrandomi su un singolo verso per poi passare ad un analogo numero di passi nei quali faccio risuonare nella mente il secondo verso e così via, fin tanto che trovo una mia possibilità di armonizzare i passi con i versi.  Ciò che è straordinario nei contenuti di questo gatha è la possibilità di una sintesi molto efficace e viva di tutto l’approccio meditativo.
“Mentre cammino la mente vaga”: è inevitabile che la mente tenda a disperdersi, non bisogna combattere aspramente con questa tendenza, occorre accettare con pazienza i limiti del nostro cervello e del nostro apparato psichico, puntando piuttosto a riportare con gentilezza l’attenzione sul respiro e sulla camminata con un atteggiamento di non giudizio, di non pretesa e di benevolenza verso noi stessi. Con questo atteggiamento mentale si può allenare molto lentamente, ma più efficacemente la mente alla concentrazione, alla stabilità e alla consapevolezza del momento presente.
“Con ogni segnale la mente ritorna”:  è vero che la nostra mente è strutturalmente limitata ed  ha la tendenza a vagare, è anche vero che la nostra mente merita una grande fiducia: l’attenzione può rendersi conto della disattenzione, la consapevolezza può portare la propria luce sulla non consapevolezza. Pertanto ogni suono può essere utilizzato per renderci conto che tendiamo ad assumere la modalità del pilota automatico  e che è possibile ritornare ad uno stato di presenza mentale: per es. nel corso della meditazione camminata  ad ogni segnale si  può riportare il pensiero sul respiro e sui passi.
“Ad ogni respiro il cuore si apre”. Bellissimo! L’attenzione al momento presente passo dopo passo, respiro dopo respiro genera un’apertura di cuore. Consapevolezza e compassione sono collegate su un piano psicologico e su un piano neurofisiologico attraverso la mediazione della calma!
“Ad ogni passo tocco la terra”. Ad ogni passo posso migliorare il mio senso di pienezza e di contatto con la realtà. La mente può imparare a mantenere con un senso di armonia  l’attenzione al movimento della  camminata. Ad ogni passo possiamo  avvertire un senso di integrazione nell’attenzione ai movimenti  dei piedi, che si muovono coordinandosi con le gambe e che poggiano  in consapevolezza sul terreno: la mente si radica così sulla terra con tutti i significati simbolici che possiamo attribuire alla terra: di sostegno, di maternità, di accoglienza. Sperimentiamo la sensazione forte di avere i piedi per terra:  la nostra mente si può saldare al senso della realtà,  facendo del nostro meglio per  poggiare stabilmente l’attenzione alla camminata.