mercoledì 18 settembre 2013

Per molte malattie il cibo può essere una cura efficacissima.



 “Stiamo vivendo – scrive Joel Fuhrman - in una società di mangiatori compulsivi che produce individui allergici e malati. Mangiare e vivere come fanno molti americani, e forse anche voi, porta a soffrire di un sacco di problemi - di cui appunto molti americani soffrono. Una buona salute non è soltanto assenza di malattie. Una buona salute previene le malattie nel futuro e può essere raggiunta solo con un'alimentazione e uno stile di vita sani. Andare dal medico, dall'agopuntore, dal chiropratico, dall'omeopata, dal naturopata, dall'osteopata o da altri consulenti di sorta non vi renderà sani. Potrete ottenere sollievo sintomatico alle vostre condizioni, ma i trattamenti non vi daranno la salute.

 Per molte persone la malattia significa mettere il proprio destino nelle mani dei dottori e conformarsi alle loro raccomandazioni, che solitamente implicano l'assunzione di farmaci per il resto della vita mentre la vostra salute si deteriora gradualmente. La gente non sa che la maggior parte delle malattie è autoindotta e che può regredire con metodi nutrizionali aggressivi. Sia i pazienti che i dottori agiscono come se tutti i problemi medici fossero genetici o come se fossero la normale conseguenza dell'invecchiamento. Credono che le malattie croniche siano solo quanto ci dobbiamo aspettare. Sfortunatamente il business medico-farmaceutico ha incoraggiato la gente a credere che i problemi di salute siano ereditari e che abbiamo bisogno d'ingurgitare porzioni per difendere i nostri geni. Tutto ciò è quasi sempre falso. Tutti abbiamo debolezze genetiche, ma tali predisposizioni non avranno la possibilità di slatentizzarsi a meno che non abusiamo del nostro corpo con anni e anni di maltrattamenti. Non dimenticatelo: il 99% dei nostri geni è programmato per mantenerci in salute. Il problema è che non li lasciamo fare il loro lavoro. La mia esperienza clinica negli ultimi vent'anni mi ha dimostrato che quasi tutte le principali malattie che affliggono gli americani sono reversibili con cambiamenti alimentari drastici programmati per eliminare il danno causato da anni di alimentazione dannosa. La cosiddetta dieta bilanciata che tanti americani seguono causa le malattie che gli americani hanno. Tali condizioni, e molte altre, possono essere efficacemente prevenute o trattate con una nutrizione di qualità superiore. Mano a mano che i problemi medici si risolvono, i pazienti possono gradualmente liberarsi delle medicine che erano loro state prescritte. Il cibo è la cura Ai pazienti viene detto che il cibo non ha nulla a che fare con le malattie di cui soffrono. I dermatologi insistono nell'affermare che l'alimentazione non c'entra nulla con l'acne, i reumatologi che non ha nulla a che fare con l'artrite reumatoide e i gastroenterologi che non ha nulla a che fare con le malattie intestinali infiammatorie. Anche i cardiologi hanno opposto resistenza prima di accettare le innumerevoli evidenze secondo cui l'aterosclerosi è assolutamente evitabile. Molti di loro ancora cre¬dono che la coronaropatia e l'angina richiedano i trattamenti invasivi della chirurgia e che non siano guaribili con interventi alimentari. Gran parte dei medici non ha esperienza nel tratta¬mento naturale delle malattie attraverso l'alimentazione e certi medici.” (da Joel Fuhrman, “Eat to live”, Macroedizioni)

 Secondo Fuhrman le malattie su cui si può potentemente incidere con una sana alimentazione sono numerose. Tra queste: Acne, Allergie Artrite, Appendicite, Aterosclerosi, Diabete (negli adulti), Fibromialgia, Gotta, Pressione alta, Disfunzioni sessuali, Polipi al colon, Diverticolite, Calcoli biliari, Mal di testa, Calcoli renali.

giovedì 12 settembre 2013

MEDITAZIONE E LAVORO DI CONSAPEVOLEZZA

Ho deciso di avviare fra qualche settimana un gruppo di meditazione da me condotto che si svolgerà in orario preserale in un giorno fisso della settimana con partecipazione ad offerta libera a partire da 10 euro. Il gruppo riprenderà su nuove basi l’esperienza di Mente e Vita che si è svolta tra il 2010 e il 2012 e che è stata promossa dal centro Studi Hansel e Gretel. Racconta un'antica storia Zen: un uomo trascorreva la sua giornata sul ciglio della strada seduto su una cassa, viveva di carità e continuamente si lamentava della sua situazione. Un giorno fu avvicinato da un maestro a cui, come a tutti quelli che passavano, chiese qualche soldo. Il maestro non aveva niente da dargli, lo guardò attentamente e gli chiese: “Ma cosa c'è dentro quella cassa su cui sei seduto?” “Non lo so” fece l'altro, “è solo un sedile”. “Perché non provi a guardare dentro?” Aperta la cassa, grande fu lo stupore perché uscì fuori un mucchio di monete d’oro. L'uomo era stato seduto per anni lì sopra a chiedere la carità e a lamentarsi. Tutti coloro che passavano gli davano qualche soldo, ma mai nessuno gli aveva suggerito di aprire la cassa. C’è un tesoro in ciascuno di noi, nella nostra mente, nel nostro cuore, nel nostro corpo che può cambiare la nostra vita e che rischiamo di non riconoscere e di non sfruttare. Il percorso di consapevolezza e di conoscenza di sé è la strada complessa e straordinaria che può consentire a ogni soggetto di aprire la cassa dove è seduto e scoprire le risorse che possiede e che può utilizzare per sé e per le persone che gli sono vicine. Siccome l’esistenza umana è sofferta e conflittuale e sono diffusi atteggiamenti di egocentrismo, perversione, mancanza di amore e di ascolto, le persone, sin dall’infanzia, imparano a ridurre, spesso addirittura anche a rinunciare alla piena coscienza dei propri bisogni, delle proprie emozioni, della propria memoria. Per integrare questa piena coscienza è possibile sfruttare la convergenza degli strumenti della meditazione e del lavoro psicologico di consapevolezza, è possibile utilizzare con l’indispensabile orientamento e l’adeguata sintesi tutte le tecniche meditative, espressive e psicologiche di cui la cultura umana dispone.