martedì 22 giugno 2010

Cari amici del blog ecco la poesia che Laura Lovera ha letto in occasione della tavola rotonda del 4 giugno e che alcuni di voi hanno chiesto.

La locanda

Questo essere umano è una locanda.
Ogni mattina un nuovo arrivo.
Una gioia, una depressione, una meschinità,
Una momentanea consapevolezza arriva
Come un visitatore inaspettato.
Accoglili e intrattienili tutti!
Anche se con loro arrivano in folla i dispiaceri,
Anche se con violenza
Vi portano via tutti i mobili di casa vostra
Trattate ugualmente ogni ospite con rispetto.
Potrebbe far spazio in voi
A qualche nuova gioia.
Accogliete sulla porta, con un sorriso,
I pensieri cupi, la vergogna, la malizia,
E invitateli a entrare.
Siate grati per chiunque arrivi,
Perché tutti vi sono stati mandati
Come guide dall’aldilà.


Rumi



Maulānā Gialāl al-Dīn Rūmī (Balkh, Afghanistan 1207 - Konya, Turchia 1273) è un poeta e mistico persiano.

Da molti considerato il più grande poeta mistico di tutti i tempi, è senz'altro una delle figure più amate del Sufismo ed il suo insegnamento ha lasciato larga eco in un'area assai vasta, che abbraccia la Turchia, l'Iran, l'Afghanistan, fino all'India. La realtà terrena, sostiene esplicitamente Rūmī, non è che un riflesso della realtà simbolica che è la vera realtà.
. A Konya, in Turchia, fondò una confraternita di cui fu poi la guida fino alla morte; si tratta dei dervisci. Celebri per la figura di danza in tondo da loro praticata, tradizione che è sopravvissuta, in forma di spettacolo turistico, anche dopo l'abolizione del sufismo nella Turchia moderna. . .

Le opere principali di Rūmī sono due, il Dīvān o canzoniere, noto come Divan-i Shams-i Tabrīz ("Canzoniere di Shams-i Tabrīz").. L'altro è un poema lungo a rime baciate, che si chiama comunemente in persiano "Masnavī" e noto appunto come Masnavī-yi Mànavi ("Masnavī spirituale") nel mondo sufi turco-persiano è considerato il libro più importante dopo il Corano e le Hadith.

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